Quadri e dipinti

Esposizione e vendita di lavori di artisti e pittori a Borgosesia e Biella

Quadri e dipinti

In questa sezione potrete visionare una selezione di dipinti ad opera di artisti e pittori italiani e internazionali.

Le opere, disponibili per la vendita, sono attualmente esposte presso lo showroom del Colorificio Villa Mario.

Francesco Musante

Nato a Genova il 17 febbraio 1950, in questa città si è diplomato al Liceo Artistico ed alla sezione staccata dell’Accademia di Belle Arti di Torino. 

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    In seguito ha frequentato la Facoltà di Filosofia dell’Università di Genova e i corsi di pittura presso l’Accademia di Carrara. I lavori degli anni 69-70 risentono dell'influenza della Pop Art. Pittore, scultore e ceramista, nel 1973 fa il suo esordio con una collettiva e una personale tenutasi alla Galleria Il Quadrifoglio di La Spezia. Nel 1975 Musante si dedica alla pittura figurativa. Nel 1984 insegna tecniche dell'incisione artistica in un corso professionale della Comunità Europea. Nel 1987 la Pinacoteca civica di Vezzano Ligure ospita una sua personale gli pubblica il volume “Opera incisa 1973-87”. Durante la sua carriera artistica Musante si è dedicato all'illustrazione di diversi libri di racconti e favole. Dal 1971 si sono susseguite più di 400 mostre personali. E numerose collettive a livello internazionale, tra cui l'8° International Triennal of Committed Graphics Arts in the German Democratic Republic” di Berlino (1986), varie edizioni del “Salon de la Jeune Peinture” al Grand Palais di Parigi (1987 e 1988), “Interarte” a Valencia (dal 1988 al 1990), “Biaf” di Barcellona (1989), “Lineart International Art Fair” a Gent (dal 1991 al 1993), “The Artist and the Book in 20th Century” al Museum of Modern Art di New York (1993), “Libri d'artisti italiani del Novecento” al Museo Peggy Gugghenheim di Venezia (1994). Ha collaborato, prestando i suoi “personaggi” alla realizzazione della sigla e delle scenografie dello spettacolo televisivo Zelig 2007.

Ugo Nespolo

Nasce a Mosso (Biella) il 29 agosto 1941. Si diploma all'Accademia Albertina di Belle Arti a Torino ed in seguito si laurea in Lettere Moderne mostrando grande interesse per la semiologia.

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    Esordisce nel panorama artistico negli anni sessanta con contaminazioni della Pop Art. La sua produzione si caratterizza presto per forte accento trasgressivo, ironico e quell'apparente senso del divertimento, doti che si presteranno alla "tela cinematografica esplorando presto, negli anni settanta, anche questo mezzo di espressione. Gli anni ottanta concretizzano la maturazione più apprezzata del suo periodo americano, i suoi quadri rappresentano oggetti e luoghi comuni delle città statunitensi. Collabora con la Rai per la quale realizza videosigle, collabora nella realizzazioni pubblicitarie, fedele al dettato delle avanguardie storiche di "portare l'arte nella vita", l'artista deve occupare spazi della vita comune, uscire dagli spazi assegnati, canonici. Negli anni novanta affianca alle sue numerose attività l'impegno nel Teatro realizzando scene e costumi per L'elisir d'amore di Donizetti al Teatro dell'Opera di Roma, all'Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz. Nel 1991 Nespolo ha realizzato il palio della Giostra della Quintana di Foligno, la prestigiosa rievocazione storica cavalleresca che risale al 1613 e che viene proposta ogni anno nella città umbra a giugno (sfida) e a settembre (rivincita).



    Nel 1998, su committenza dei sindaci di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, realizza il palio per l’edizione di Agosto della rinomata Torneo cavalleresco della Quintana di Ascoli Piceno.



    Nespolo viene anche annoverato tra i “maestri del Palio”, per aver dipinto nel 2000 i due sendalli per il Palio di Asti di quella edizione.



    Il passaggio di secolo segna per l’artista una tappa fondamentale, a lungo desiderata e cercata: la realizzazione del “suo” atelier(realizzato in prima persona all’interno di una fabbrica abbandonata della sua Torino) che, come uno scrigno prezioso, avvolge e contiene le sue creazioni, i suoi “giochi tecnologici”, i suoi affetti più cari.



    È a lui che gli organizzatori del Giro d’Italia affidano la creazione della maglia rosa per l’edizione del 2003.



    Nel 2005 a Torino, realizza per GTT delle opere tematiche nelle stazioni della Metropolitana di Torino e in seguito decora con la sua inconfondibile impronta l’esterno del centro commerciale di Via Livorno.



    Nel 2007, dipinge il drappellone del Palio di Siena del 16 agosto e firma scene e costumi per l’opera Madama Butterfly che inaugura il 20 luglio la 53ª stagione del Festival Puccini di Torre del Lago Puccini.



    Nel 2008 realizza “Nespolo legge Dante” un trittico a tiratura limitata commissionatogli dalla De Agostini di Novara per la lettura della Divina Commedia attraverso l’arte figurativa. Dello stesso anno la mostra personale realizzata a New York dalla Walter Wickiser Gallery. Il Museo del Cinema di Torino ospita una sua mostra antologica. Partecipa con 2 opere alla mostra “Italics: Arte Italiana tra tradizione e rivoluzione, 1968-2008″ su invito della Direzione di palazzo Grassi a Venezia.



    Nel 2009 presso il Museo del Territorio Biellese viene allestita la mostra Antologica “Nespolo, ritorno a casa”, un riconoscimento prestigioso tributatogli nella terra natia. La Galleria Canci di Lerici allestisce una mostra personale.Il Comune di Foligno e l’Ente Autonomo Giostra della Quintana gli conferiscono l’incarico di realizzare il “Palio della Rivincita” per la Giostra del 13 settembre 2009, l’evento culmine degli appuntamenti rievocativi della manifestazione seicentesca. In giugno, in occasione della 76esima edizione di Pitti Immagine Uomo a Firenze, il marchio Brooksfield sceglie il forte cromatismo di Ugo Nespolo per un’operazione biennale che vedrà l’intervento stilistico dell’artista nelle collezioni e nella comunicazione. L’8 ottobre al Museo Nazionale del Bargellodi Firenze è stata inaugurata “Novantiqua” una personale dell’artista nelle sale abitate dai grandi narratori del Rinascimento in programma fino al 17 gennaio 2010. Il 19 dicembre si è inaugurata aFoligno “Nespolo. Ipotesi Antologica” una mostra con circa 40 opere storiche nelle splendide sale del Museo della Città – Palazzo Trinci in programma fino al 5 aprile 2010; tra le altre è esposta l’opera “Il Museo” del 1975-76 di cm 270×1000.



    Nel 2010 è diventato socio onorario del movimento artistico letterario Immagine & poesia, fondato a Torino sotto la presidenza di Aeronwy Thomas, figlia del grande poeta inglese Dylan Thomas.



    Ugo Nespolo vive e lavora a Torino mentre nel marzo 2012 riceve anche la cittadinanza onoraria della citta di Santhià, nella quale ha trascorso la fanciullezza e l’adolescenza e dove ha compiuto i primi esperimenti pittorici.

Marco Lodola

Nasce a Dorno, in provincia di Pavia, il 4 aprile 1955. Si dedica sin da subito all'arte decidendo di intraprendere degli studi incentrati su questa materia.

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    Marco Lodola studia infatti prima all'Accademia di Belle Arti di Firenze e, poi, a quella di Milano.



    Marco Lodola inizia a muovere i primi passi nello scenario artistico negli anni Sessanta quando propone opere che hanno come protagonisti personaggi del mondo della musica.


    Di particolare ispirazione in questi primi tempi sono Pop artists come Tom Wesselman e David Hockney.



    A partire dagli anni Ottanta, Marco Lodola si affianca al movimento chiamato Nuovo Futurismo.


    Da questo momento in poi inizia ad affermarsi sulla scena italiana ed internazionale la figura di Lodola artista.



    Negli anni a seguire, Marco Lodola sarà impegnato in una rigogliosa produzione artistica che lo porterà ad essere uno dei maggiori artisti contemporanei italiani.


    Non a caso Lodola Marco prende parte in molteplici esposizioni tenute in ogni parte del mondo come Italia, Pechino, Hong Kong, Singapore e New York.



    Durante la sua lunga carriera artistica, Marco Lodola collabora sia con importanti musicisti, come Max Pezzali e Jovanotti, sia con il mondo del cinema e della televisione realizzando scenografie.



    MARCO LODOLA E IL NUOVO FUTURISMO


    Marco Lodola viene considerato, insieme a Dario Brevi, uno dei fondatori della corrente artistica che prende il nome di Nuovo Futurismo.



    Il Nuovo Futurismo si pone come prosecuzione del Futurismo, corrente artistica che si sviluppa nei primi anni del Novecento.


    Il Futurismo, prima avanguardia artistica del XX secolo che investì ogni ramo della cultura (dall'arte fino alla musica) nasce come risposta alle tendenze di quegli anni.



    La Prima Guerra Mondiale, i cambiamenti socio-politici e gli sviluppi tecnologici influenzarono notevolmente la società e la cultura di quel tempo.


    In questo scenario, gli artisti si sentono in dovere di prendere una posizione netta e chiara esprimendo il loro punto di vista sul contesto a loro contemporaneo.


    Agli occhi degli artisti Futuristi gli avvenimenti che avevano colpito non solo l'Italia ma anche l'Europa, avevano reso estremamente obsolete tutte quelle basi ideologiche che evevano caratterizzato l'Ottocento.


    Da qui la necessità di progredire, di andare avanti, di guardare al futuro e non rinchiudersi più in un passato ormai deceduto. E questo vale sia per l'arte che per ogni ambito della vita.



    A sostenere questi cambiamenti, vi sono anche le innovazioni tecnologiche e, in particolare, l'invenzione della macchina.


    Questa, intesa come emblema della velocità, affascina gli artisti che iniziano a realizzare opere aventi come soggetto proprio la velocità.



    Velocità, dinamismo, progresso, tempo che scorre sono quindi i tratti salienti del Futurismo.


    Su questa scia si colloca quindi il Nuovo Futurismo che riprende i temi del Futurismo e li rielabora in chiave contemporanea.


    In particolare, gli artisti incentrano la loro ricerca sul concetto di modernità e progresso attraverso l'uso di elementi come fumetti, pubblicità e mass media come già fatto dai Pop artists) conferendo alle opere un tono spesso divertente e giocoso.



    OPERE DI MARCO LODOLA : I SUOI SOGGETTI CARATTERISTICI



    Marco Lodola è un artista conosciuto in tutto il mondo non solo per il suo stile inconfondibile, ma anche per i soggetti anch'essi facilmente riconoscibili.


    Nelle sue opere Marco Lodola tratta soggetti che spaziano dalle famose coppie di innamorati (come, ad esempio, nei personaggi, Marco Lodola ballerini o in vespa) ai personaggi del circo e della musica.



    I soggetti scelti da Marco Lodola si riferiscono quindi al mondo dei mass media, della pubblicità della musica e alle loro icone.


    Non a caso, infatti, Lodola Marco è stato spesso paragonato a Andy Warhol: anche il padre della Pop Art era solito prendere i soggetti delle sue opere dalla cultura di massa alimentata dal cinema e dalla televisione.



    Marco Lodola propone al pubblico questi soggetti senza però idealizzarli o elevarli ad uno status superiore.


    Semplicemente, l'artista li presenta con colori sgargianti e accesi che sottolineano il lato giocoso delle sue opere.


    Tra le opere di Marco Lodola molto apprezzate sono le famose coppie in vespa.


    I due personaggi sono raffigurati mentre si abbracciano su un'intramontabile Vespa Piaggio.


    L'opera è anche un chiaro riferimento al celebre film Vacanze Romane in cui i due protagonisti girano per le strade di Roma in sella a una Vespa.


    Famose sono anche le coppie di ballerini.



    Marco Lodola rappresenta coppie che, strette in un forte abbraccio, si esibiscono i passi di danza.


    Anche questo soggetto è considerato uno dei più rappresentativi di Marco Lodola.


    Indipendentemente dal soggetto che Marco Lodola decide di trattare, lo stile resta sempre invariato e subito riconoscibile.


    I colori sono decisi e brillanti, i personaggi non hanno un volto definito come a volerli sottrarre al tempo e la luce fa da protagonista.



    Altri soggetti molto celebri di Marco Lodola sono le macchine, in particolare le 500.


    Anch'esse simbolo della cultura italiana nel mondo, si ritrovano in molte delle opere di Marco Lodola.



    L'artista, infatti, crea spesso delle opere che celebrano l'Italia e i suoi emblemi (come appunto le 500 e le Vespe Piaggio) che rendono l'Italia un paese famoso in tutto il mondo.


    Anche nei soggetti delle macchine, Marco Lodola inserisce coppie di innamorati.


    Soggetto, questo, che si può oramai considerare come il più iconico di Marco Lodola.



    In ognuna delle sue opere Marco Lodola esprime a pieno il suo inconfondibile stile Pop che affonda le sue radici negli anni Sessanta come dimostrato dalle Pin Up e della Vespe.



    SCULTURE LUMINOSE - MARCO LODOLA USA I NEON



    Marco Lodola è un artista famoso in tutto il mondo.


    Particolarmente apprezzate sono le sculture luminose.


    Si tratta di sculture di diverse dimensioni, realizzate in perspex e neon.



    Nelle sculture luminose Marco Lodola propone i tratti caratteristici di tutte le sue opere: colori vivaci e sagome ben definite che ricordano le opere di Romero Britto.


    L'artista riporta inoltre i suoi soggetti tipici: Pin Up, Vespa, macchine, personaggi dello spettacolo e della musica.



    Nel realizzare le sue sculture luminose Marco Lodola si ispira alle luci delle metropoli di tutto il mondo.


    Queste città devono gran parte della loro bellezza alle migliaia di luci che le illuminano e alle immagini che le caratterizzano.



    Un elemento caratteristico delle sculture di Marco Lodola consiste nel fatto che i soggetti sono raffigurati sempre in movimento.


    Le auto, le moto, le vespe e i ballerini vengono tutti rappresentati da Marco Lodola mentre si muovono.


    Questo aspetto è caratteristico non solo di Marco Lodola, ma anche del Nuovo Futurismo.



    Come detto questa corrente artistica riprende i temi del Futurismo tra cui, appunto, la velocità.


    Da qui l'intenzione di Marco Lodola di catturare il movimento concitato dei suoi protagonisti.



    Il senso del movimento è molto evidente nei soggetti legati allo sport.


    Marco Lodola rappresenta gli sportivi mentre sono intenti a compiere un particolare gesto.


    Un esempio sono i tennisti che Marco Lodola rappresenta mentre stanno per colpire la pallina.



    Nelle opere di Marco Lodola viene così a mancare la tradizionale idea di immagine fissa e bloccata.


    Non è da dimenticare per che l'artista si ispira anche alla Pop Art.



    Ecco che allora il senso di velocità catturato da Marco Lodola è simbolo non solo della rapidità dei tempi odierni e della loro frenesia, ma anche della velocità con cui i mezzi di comunicazione riescono ad influenzare l'uomo.



    Un'altra particolarità di queste sculture risiede anche nei luoghi di esposizione.


    Marco Lodola ama installare le sue sculture in luoghi pubblici e urbani dove ciascuno può ammirare le sue opere in ogni momento.


    La decisione di Marco Lodola di esporre le sue sculture in spazi aperti è dovuta anche all'effetto che le opere accese creano di notte.



    Secondo Marco Lodola, la loro luce che rompe il buio fa sentire le persone meno sole e più tranquille grazie alla presenza confortante della luce emanata dalle sculture.



    Le sculture di Marco Lodola vengono celebrate in tutto il mondo non solo per essere delle opere d'arte uniche nel loro genere, ma anche per la loro versatilità.



    Marco Lodola le ha pensate di misure differenti in modo tale che possano essere sia appoggiare che appese.


    Questa caratteristica rende le opere di Marco Lodola degli oggetti da arredo.


    Così facendo, Marco Lodola è riuscito a dare vita ad un'arte in grado di entrare concretamente nella vita quotidiana delle persone.

Danilo Di Nenno

Nato a Lanciano nel 1978 dove vive e lavora. Autodidatta, inizia il suo percorso artistico nel 1999 partecipando su invito a Fiere d’arte contemporanee...

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    ...rassegne, collettive, personali in Italia e all’estero, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti dalla critica.



    Nel 2010 inaugura nella sua città La Galleria “Di Nenno Spazio Arte”.


    Che diventerà presto punto di riferimento per gli appassionati dei suoi paesaggi fabulistici come cita in un testo critico Maurizio Vitiello.



    “…Dipingo i cuori, le lune e le stelle, in un tempo che tempo non è… E mi immergo, in luoghi dove l’Amore prende il Volo…”

Mark Kostabi

PITTORE ED ARTISTA CONTEMPORANEO

Nasce da una famiglia di immigrati estoni in California, dove rimarrà per i primi anni della sua vita nella località di Whittier.

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    Konstabi studia disegno e pittura alla California State University. Nel 1982, si trasferisce a New York e dal 1984 diventa un'importante figura di riferimento all'interno del movimento artistico dell'East Village. 



    Dal 1987 Mark Kostabi viene riconosciuto come artista internazionale poiché le sue opere vengono richieste da gallerie di Giappone, Stati Uniti, Australia e Germania.



    Nel 1988 fonda "Kostabi World": il suo studio, galleria, ufficio a New York.


    Dal 1996 divide la sua vita tra New York e Roma dove diventa un modello per molti artisti italiani.



    Nei quadri Kostabi usa delle vere e proprie costanti, come la citazione di altre opere e la raffigurazione di soggetti senza volto che richiamano le figure dei manichini di De Chirico.


    Negli ultimi anni si è dedicato al disegno di marchi pubblicitari tra i quali gli orologi Swatch, tazze per caffè espresso, accessori per il computer e recentemente ha ricreato la maglia rosa del Giro d'Italia.



    Mark Kostabi ha collaborato pittoricamente con Enzo Cucchi, Arman, Howard Finster (nel 1992), Tadanori Yokoo (nel 1993) e Enrico Baj (nel 1992).


    Ha rilasciato interviste alla CNN e al canale MTV oltre che a numerose riviste e settimanali quali: New York Times, People, Vogue, Playboy, Forbes, New York Magazine, Domus, Artforum, Art in America, Artnews Arts, Flash Art e Tema Celeste.


    L'ultima intervista di Konstabi fu concessa a Radio uno New York con il noto presentatore italiano Tino Maiolo.



    Nei suoi Quadri Mark Kostabi dipinge figure senza volto, senza tempo, che possono essere tutti noi e nessuno di noi.


    Esprimono la paura dell’uomo nella società, ma anche una lingua universale.



    Il mio obiettivo è sempre stato quello di creare un’arte più interessante possibile. La mia arte dovrebbe arricchire la vita di chi la osserva, sia di un visitatore che guarda i miei quadri in un Museo, sia di un collezionista che guarda a lungo un Kostabi a casa sua, sia di un gruppo di studenti che riflette su uno dei miei murali, sempre più numerosi, eseguiti per un servizio pubblico. Le mie immagini danno gioia, anche se raccontano storie di solitudine, confusione e isolamento. Mark Konstabi

Federica Porro

Nasce a Legnano nel 1979. Fin da bambina impara a dar voce alla sua indole creativa in particolare attraverso la musica e il disegno. Trasferitasi in Liguria si diploma all'Istituto d’Arte della città di Imperia dove lavora.

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    Le opere di Federica Porro formano un racconto imperdibile, scritto con immediatezza e stile personalissimo, da una sensibilità gioiosa ed amorevole capace di dar forma e colore alle emozioni.Nel 2008 partecipa come artista emergente alla prima importante Mostra Collettiva d'Arte Contemporanea "CONTEMPORANEAMENTE", presso la Casa d'Arte di via dei Mercati a Vercelli, insieme a nomi quali Schifano, Casorati, Baj, Borghese, Nespolo. 



    Nell'estate del 2009 espone con il collega Corradi nello scenario suggestivo del borgo medioevale di Lingueglietta. Sempre nel 2009 la collettiva "VOLARE" presso la galleria d'Arte Storello di Pinerolo, dove espone accanto a Luzzati, Musante, Fresu e Nesi. Il castello dei Clavesana di Cervo ospita la mostra "SCORCI DI TERRA E MARE" nell'estate del 2010. Nello stesso periodo vince il primo premio nel concorso "CHIESE DI IMPERIA E LE SUE VALLI" indetto dal Comitato S.Giovanni-tradizioni onegliesi, in occasione del trentennale dei festeggiamenti per il patrono di Ineja. Sempre nell'estate 2010, grazie alla collaborazione degli amici de "Il campo delle fragole” e del collega e amico Hamid Bourouis, fa' un tutt'uno di fantasia e paesaggio in "TERRA E SOGNO", la sua prima mostra personal.

Andrea Agostini

Nasce ad Ancona nel 1964 e dopo essersi diplomato all'Istituto Statale d’Arte della città, frequenta l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche ottenendo l’attestato di laurea.

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    Nel 1989 Andrea Agostini insegna Progettazione Grafica all’Istituto Statale d’Arte “Fortunato Depero” di Rovereto (TN) e l’anno seguente inizia a collaborare come grafico interno con una nota ditta d’abbigliamento.



    Attualmente Agostini segue diverse aziende nello styling della comunicazione visiva, occupandosi inoltre dell’ideazione grafica applicata al tessuto.


    Collateralmente tiene dei seminari presso le scuole d’arte sopracitate.

Muriel Mesini

Nasce a Torino il 26 ottobre 1980. Figlia d’arte, con padre incisore di argenti e pittore e nonno scultore, ha da sempre una forte passione per il disegno. Autodidatta del ritratto a matita, è alla ricerca di uno stile che nel tempo si sta facendo sempre più personale.

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    Cardine di questo processo, è la continua sperimentazione di nuove tecniche e di nuovi supporti su cui lavorare. Negli ultimi tempi ha trasposto su tela e legno immagini fino ad ora impresse unicamente sulla carta.


    Nel 2003 partecipa alla seconda edizione del Concorso Internazionale “Il Bosco Stregato”, indetto dal Comune di Bosia (Cuneo) dove ottiene la segnalazione della Giuria. Nel 2007 si classifica seconda al Concorso per il Manifesto Ufficiale 2008 dell’Associazione Nazionale “Città del Vino”. Realizza inoltre illustrazioni originali per Natale 2007 e San Valentino 2008, che grazie alla sinergia con il fratello Luca (ex-allievo del Colle don Bosco e abile grafico) diventano preziosi bigliettini rifiniti a stampa.


    Nel febbraio del 2008 si pone all’attenzione della galleria Artanda di Acqui Terme dove, nel settembre del 2009, si svolge la sua personale dal titolo “L’immaginario della Musica”.



    Sempre nel 2008 viene selezionata alla IX Edizione del Concorso Internazionale d’Illustrazione indetto dall’Accademia Pictor di Torino, ed il suo lavoro viene esposto al Salone Internazionale del Libro della città. Nell’estate del 2009 e 2010 partecipa ai corsi estivi d’illustrazione a Sàrmede (TV) con Svjetlan Junakovic e Linda Wolfsgruber, venendo poi selezionata, in entrambe le occasioni, per partecipare alla Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia attualmente itinerante in Italia. Nel 2011 le sue illustrazioni vengono pubblicate nel libro “Ti racconto una fiaba” edito dalla Polisportiva della Cassa di Risparmio di Asti. Nel 2013 partecipa al Concorso di opere figurative “La vita è sogno”, settima edizione del Premio “Sergio Fedriani” e il suo lavoro riceve dalla giuria la segnalazione con menzione d’onore.



    I quadri di Muriel Mesini richiamano le illustrazioni per l’infanzia: animali giocosi, piccoli folletti che si affannano in cucina e giocattoli sono solo alcuni dei preziosi soggetti della pittrice torinese. Le opere uniche e le serigrafie in tiratura limitata evocano le atmosfere sognanti delle fiabe per bambini, ma sono arricchite con dettagli originali ed inediti. 



    Le opere di Mesini sono in vendita a prezzi accessibili, benché l’interesse attorno al suo lavoro sia in netta crescita.



    Attualmente l’artista vive a Castelnuovo Calcea (Asti), un piccolo Comune del Monferrato dove è Assistente alle Autonomie dei ragazzi diversamente abili presso l’Istituto d’Arte locale.

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